Visite guidate
Andar per ville sulla riviera del Brenta
Di cosa si tratta? Scopriamolo!
Immaginata poeticamente come prolungamento ideale del Canal Grande, la Riviera del Brenta è un canale navigabile. Esso collega Venezia a Padova e sulle sue rive sorsero una settantina di ville venete.
I patrizi veneziani, a bordo delle loro comode e lussuose imbarcazioni a remi, chiamate Burchiello, risalivano il canale fino a Fusina. Successivamente venivano trainate da cavalli fino a Padova, a causa del dislivello acqueo. Oggi il problema delle diverse altimetrie è stato risolto attraverso l’installazione di alcune chiuse o porte, veri e propri ascensori d’acqua che permettono alle imbarcazioni di salire o discendere il corso della Riviera del Brenta. A bordo del Burchiello si può assistere a questo prodigio della tecnologia idraulica!
Il servizio di linea di lusso del Burchiello, con la diminuzione del numero di passeggeri e di corse, in seguito alla caduta della Repubblica di Venezia nel 1700, cessò fino a venire dimenticato.
Solo negli anni ’50, con la ripresa dei flussi turistici, il servizio di linea riprese. Oggi la navigazione sulla Riviera del Brenta a bordo del Burchiello o “l’andar per ville” di questa riviera, è uno degli itinerari e delle esperienze più suggestive che non si non fare almeno una volta nella vita.
Ma dove fermarsi, cosa vedere?
VILLA NAZIONALE PISANI
Considerata il Palazzo Ducale della terraferma per la sua sontuosità e maestosità, Villa Nazionale Pisani sorge a Strà, su un’ansa che lambisce la riva sinistra della Riviera del Brenta. Progettata dall’ architetto Francesco Maria Preti, essa venne commissionata dalla famiglia patrizia veneziana dei Pisani di Santo Stefano, per celebrare la salita al soglio dogale di Alvise Pisani nel 1735. Non a caso la villa contava 114 stanze, in onore di Alvise, 114° doge della Repubblica di Venezia.
Le stanze sono collocate attorno al centro focale della villa: il Grande Salone da Ballo affrescato da G.B. Tiepolo. Famosi erano i ricevimenti organizzati dalla famiglia alla villa: si dice che durassero anche più giorni e che la servitù si trovasse quasi oberata nell’ assolvere tutte le incombenze legate all’ ospitalità.
Fra le varie stanze, da non perdere gli appartamenti in stile impero che il figlio di Napoleone I, Eugène de Beauharnais, fece progettare per sé e la sua famiglia quando il padre comprò la villa dai Pisani e gliela donò. Ancora conservati abbiamo un letto a baldacchino in stile impero, dove per certo Napoleone dormì, e degli oggetti, come una culla e una seggiolina appartenuti alla famiglia Beauharnais. Tra l’altro nello studio del Beauharnais avvenne nel 1934 il primo incontro fra Mussolini e Hitler.
Componente immancabile di questa villa, la più famosa della Riviera del Brenta, è il parco. Esso è conosciuto maggiormente per il labirinto in siepi di bosso, luogo privilegiato per giochi d’amore e corteggiamento fra dame e cavalieri. Nel fondo poi le scuderie e l’orangerie, ovvero la conserva degli agrumi. Difatti nel periodo invernale in queste serre vengono alloggiate le piante di agrumi , un tempo fonte di reddito per la famiglia stessa dei Pisani.
VILLA WIDMANN REZZONICO FOSCARI
Se Villa Nazionale Pisani viene considerata il Palazzo Ducale della terraferma, al contrario Villa Widmann Rezzonico Foscari è molto raccolta. Nel suo stile è così raffinata nelle decorazioni che potremmo quasi definirla una graziosa“bomboniera”. Sorge a Mira e si trova a metà della Riviera del Brenta, quasi equidistante da Padova e Venezia.
La villa venne costruita agli inizi del 1700 per volontà dei Serimann, nobili veneziani di origine persiana. Tuttavia l’aspetto attuale, ovvero rococò francese, è diverso dall’originale. Questo “refresh”, più moderno per l’epoca, le venne conferito alla metà del secolo, per volontà della famiglia carinziana dei Widmann. Quest’ultima acquistò questa villa sulla Riviera del Brenta e la utilizzò come residenza estiva e sede per ospitare feste e ricevimenti.
Difatti erano ricevimenti che vantavano un gran numero di ospiti fra l’altro. Non potendo ampliare la casa padronale, si decise di abbattere il solaio e costruire un ballatoio lungo il perimetro. In questo modo era possibile ospitare gli orchestrali ed avere più spazio nel salone. Quest’ultimo è interamente affrescato con soggetti ed episodi mitologici, impreziosito da cornici, stucchi, volute rococò. Tutte componenti difatti appartengono ad un programma decorativo che raggiunge il suo apice nella glorificazione della famiglia Widmann sulla volta. A nord della villa si trova il parco, impreziosito da statue di dei, ninfee e amorini ed abitato dalle serre e della barchessa. Essa che ospita un qualcosa di molto peculiare e prezioso: una piccola collezione di carrozze.
Infine a lato di quest’ultima si trova l’oratorio gentilizio, dove sono sepolte Elisabetta (1792-1859) e Arianna (1794-1875) Widmann che più amarono vivere in questa villa.
VILLA FOSCARI DETTA LA MALCONTENTA
Ville venete che nel loro titolo portano il cognome “Foscari” ce ne sono tante e non solo nella Riviera del Brenta, e quindi noi per non sbagliarci la chiamiamo semplicemente La Malcontenta. Come mai questa attribuzione? Guadagnò questo nome a causa di una nobildonna, Elisabetta Dolfin, che qui venne relegata e costretta a vivere per espiare la sua infedeltà nei confronti del marito. Un’altra leggenda metropolitana racconta che, a causa dei frequenti straripamenti della Brenta e l’allagamento delle terre circostanti, i contadini della zona fossero soliti dire: “Brenta mal contenta” . Quest’ espressione faceva trasparire chiaramente l’insoddisfazione dei contadini che abitavano queste terre.
Villa Foscari tra l’altro è l’unico esempio che Andrea Palladio realizza su tutta la Riviera del Brenta. Commissionata da Nicolò e Alvise Foscari intorno al 1560, è anche l’unica villa che Palladio concepisce e progetta come villa tempio. Un corpo di fabbrica che sorge imponente su un ampio zoccolo, espediente pratico e utile per dividere locali abitativi da quelli di servizio, altresì per proteggere il piano nobile dalle inondazioni della Brenta. La facciata principale, verso il canale, viene indicata da un grande pronao. Al contrario quella retrostante si affaccia verso il giardino. La facciata principale è poi l’unica facciata di villa in cui Palladio inserisce non una semplice loggia, bensì un portico. Esso è delimitato da colonne, non solo sul fronte, ma anche sui lati e ricorda i templi della classicità romana.
Difatti sono rimandi all’antichità romana che Palladio conosce benissimo, rielabora e contestualizza nel suo tempo. Tuttavia egli non manca di sollevare critiche e polemiche dalle fazioni più conservative, così legate all’indipendenza, anche artistica, di Venezia nei confronti di Roma. L’inserimento del pronao lo può fare solo in questa fabbrica di villa, grazie all’espediente delle rampe di scale che salgono al piano nobile dal lato, non di fronte.
Infine lo spazio centrale è occupato da un salone a crociera, con ai lati 6 stanze. Esse permettevano ai committenti di avere due appartamenti indipendenti e separati; solamente l’aula a crociera era di uso comune per assolvere alle funzioni di rappresentanza.
Villa Foscari è tornata di proprietà della famiglia Foscari nel 1973 ed e è parte del Patrimonio dell’Unesco. Ah dimenticavo… per scelta dei proprietari, la villa è ancora priva di elettricità
Informazioni sulla visita
Quando | Su appuntamento concordato con il cliente |
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Durata | Da 30 minuti a 1 ore (a seconda della villa) |
Luogo di incontro | Di fronte alla biglietteria della villa 10 min prima dell’appuntamento |
Gruppo | Max 20 persone per orario d’ingresso |
Servizi inclusi | Guida autorizzata, visita guidata agli interni della villa e ad eventuale parco in italiano. Biglietto di ingresso non incluso |
In caso di pioggia | La visita si effettua anche il caso di pioggia |
Note importanti | Park Auto: disponibile in loco |
Trasporto | A carico del cliente o con noleggio con conducente (in caso di visita a più ville della Riviera). |
Necessità particolari | In caso di necessità particolari o problemi di deambulazione avvisami al momento della prenotazione |
Condizioni di annullamento
Il tour potrebbe essere cancellato in casi eccezionali e per cause di forza maggiore:
- motivi di salute della guida, senza possibilità di sostituzione a copertura del servizio
- scioperi
- chiusure impreviste
- incidenti
- cause di forza maggiore
- allerta meteo arancione o rossa
Potrebbero essere le cause di forza maggiore che non consentono di svolgere il programma.
In questi casi (eccezionali) ti avviserò con la massima sollecitudine.
CONDIZIONI DI CANCELLAZIONE
Puoi cancellare la prenotazione in qualsiasi momento inviando una mail a info.artwinetravel@gmail.com
Fino a 48 ore precedenti l’inizio del Tour: rimborso al netto di costi di transazione e spese extra sostenute per biglietti, biglietti di trasporto, depositi, caparre e altre spese accessorie già sostenute al momento della cancellazione o non altrimenti evitabili;
Dopo le 48 ore precedenti all’inizio del tour, salvo differenti specifiche indicazioni, non prevede alcun rimborso. Possibilità di cambio data alternativa se fattibile, senza penali.
No show: in caso di mancata presentazione al punto di incontro non sono previsti rimborsi.
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