VISITA AL MUSEO CANOVA

Il piccolo paese di Possagno non sarebbe conosciuto al di fuori dei suoi confini, se non fosse per il fatto che è il paese natale di quello che all’unanimità è stato definito lo scultore neoclassico più importante a livello mondiale: Antonio Canova.

Difatti tutti lo conosciamo per i suoi capolavori marmorei, incarnazioni di ideali quali la bellezza senza tempo, la proporzione, la naturalezza dell’incarnato. Certo tutte cose assolutamente vere, ma io vorrei fartelo conoscere sotto una nuova luce.  Potremmo iniziare ad esempio la nostra visita al Museo Canova con la storia del leone di burro. La conosci?

Mentre racconteremo la vita di Antonio Canova tramite le sue opere, porremo l’accento su ciò che lo ha reso innovativo e brillante rispetto ai suoi predecessori. Potremmo parlare di Antonio Canova come esempio di imprenditoria veneta, di Canova pittore, di uomo  dotato di “Sense of humor”. E ti dirò di più…

Non avremmo modo di fare nessuna visita al Museo Canova se non fosse per il suo fratellastro Giovanni Battista Sartori.  Difatti grazie alla sua ferma volontà e perseveranza è stato istituito il Museo Canova ed è stato portato a termine il Tempio di Possagno, quel tempio che per Canova era un’ossessione e che purtroppo non vedrà mai finito.

VISITA AL TEMPIO DI POSSAGNO

Una volta terminata la visita al Museo Canova, ci dirigeremo all’interno della sua casa. Qui ci sarà possibile non solo conoscere il complesso processo che seguiva Canova per trasporre le sue opere dal disegno all’opera finita della statua in gesso, ma potremo proprio entrare nella sua sfera più intima, davanti a quella teca che conserva alcuni suoi oggetti personali. Ma cosa per esempio? Per esempio uno dei tanti parrucchini che l’artista indossava, uno per ogni occasione. Conosceremo un “Canova pittore”, che ad un certo punto per motivi di salute, ha dovuto trovare un diversivo, un passatempo: la pittura appunto. Nonostante fosse un artista ben riuscito anche come pittore, i suoi quadri lui non li vende, al massimo li regala o se li tiene.

Infine non potrà mancare nella nostra visita al Museo Canova , il Tempio di Possagno, perfetta fusione fra i due archetipi dell’architettura classica, ovvero il Pantheon di Roma e il Partenone di Atene. Il suo interno è un capolavoro: un aula circolare che termina con una cupola a cassettoni e l’oculo centrale. Davanti ad uno dei suoi altari,  potremo rendere omaggio alla tomba dei due fratelli, uniti in vita e in morte e conoscere meglio anche il suo fratellastro, tassello importante per la nostra memoria canoviana. Ultimo ma non da ultimo vedere la mano destra del Canova, ricongiunta al corpo nel 2012,  dopo che l’Accademia di Venezia ruppe quel patto che le permise di custodirla come fonte di ispirazione per i suoi studenti.

Inclusioni

Esclusioni